 Nipote di Cesare, Ottaviano nacque nel 63 a.C. e fu il
fondatore dell'Impero Romano. Quando Cesare, che lo aveva adottato e ne aveva fatto il suo
erede, fu assassinato, Giulio Cesare Ottaviano si accordò con Marco Antonio finché non
scoppiò la guerra civile per raccogliere l'eredità politica di Cesare. La lotta per il
potere fu decisa dalla battaglia navale di Azio nel 31 a.C., nella quale Ottaviano
sconfisse Antonio e Cleopatra e rimase l'unico di Roma. Nel 27 a.C. per evitare lo scontro
frontale con il Senato, egli rinunciò ai poteri straordinari ricevendo il titolo di
"Augusto". Nel 23 a.C. ottenne il comando proconsolare sulle province e
la podestà tribunizia a vita, ovvero il controllo degli eserciti e della vita politica, e
guidò l'Impero romano fino al 14 d.C., anno della sua morte, realizzando opere pubbliche,
favorendo la letteratura e mantenendo dopo tanti anni di turbolenza la cosiddetta pax
augustea. |
Figlio di Annibale
Barca, Annibale nacque nel 247 a.C. e fu un grande generale cartaginese. Nel corso della
seconda guerra punica intraprese una spedizione che attraversò le Alpi e sconfisse
ripetutamente le legioni romane, sollevando contro Roma le popolazioni italiche. Quando
gli Scipioni iniziarono la controffensiva in Spagna rfu costretto a rientrare in Africa,
dove nel 202 a.C. subì la dura sconfitta di Zama. Rimasto a Cartagine come magistrato
cercò di favorirne la ripresa economica, ma dovette fuggire presso Antioco III di Siria.
Quando quest'ultimo fu battuto dai Romani, si rifugiò dal re di Bitinia, dove nel 183
a.C. si suicidò per sfuggire ai Romani che ne volevano la consegna.
Discendente dalla nobile famiglia Giulia, Caio Giulio
Cesare nacque nel 102 a.C. ed ebbe una gloriosa carriera militare e politica. Dopo aver
lasciato Roma sotto la dittatura di Silla, stipulò un accordo con Pompeo e Crasso e fu
eletto console nel 59 a.C. Diventato proconsole della Gallia Cisalpina, conquistò tutta
la Gallia con una campagna militare che durò dal 58 al 50. Scoppiata la lotta con
Pompeo per la supremazia politica, Cesare superò il Rubicone nel 49 a.C. con il suo
esercito fedele e marciò su Roma: il rivale e i suoi seguaci vennero sconfitti
definitivamente nel 47 a.C. e Cesare, tornato a Roma, fu nominato dittatore a vita,
ricevette le cariche politiche più importanti e il titolo di imperator. Diventato
il padrone assoluto della vita politica romana, fu assassinato alle idi di marzo del 44 da
Bruto e Cassio, che avevano ordito una congiura in nome della libertà e della
restaurazione repubblicana.