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IL TEMPO E I CALENDARI

Il calendario greco e l'antico calendario romano

Il calendario greco era lunisolare ed era composto di anni di 354 giorni, suddiviso in mesi lunari di 29 o 30 giorni, aggiungendo senza regole precise 90 giorni supplementari ogni 8 anni.

L'antico calendario romano era lunare ed era costituito da 10 mesi per un totale di 304 giorni. Al termine dei mesi venivano aggiunti giorni supplementari che in seguito vennero raggruppati in due mesi. L'anno civile durava quindi 355 giorni e i mesi, che a parte Febrarius avevano 29 o 31 giorni, avevano i nomi seguenti:
Martius mensis  (sacro a Marte), Aprilis mensis (sacro ad una divinità di origine etrusca), Maius mensis (sacro a Maia), Iunius mensis (sacro a Giunone), Quintilis mensis (il 5° mese dell'anno), Sexstilis mensis (il 6° mese dell'anno), September mensis (il 7° mese dell'anno), October mensis (il 8° mese dell'anno), November mensis (il 9° mese dell'anno), December mensis (il 10° mese dell'anno), Ianuarius mensis (sacro a Giano) e Februarius mensis (sacro ai februa, festa della purificazione di origine etrusca), che durava 28 giorni ed era l'unico mese con un numero pari di giorni. Per colmare la differenza di 10 giorni rispetto alle stagioni si aggiungeva ogni due anni un tredicesimo mese di 22 o 23 giorni (detto mercedonio). Il primo giorno del mese era detto Kalendae, il quinto Nonae e il tredicesimo Idi, mentre i giorni erano suddivisi in gruppi di 8. Ogni giorno si divideva nelle ore tertia, sexta, nona e duodecima, mentre la notte si divideva in vigiliae.

La storia del calendario


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