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Lo sport visto e giocato mi ha accompagnato e che mi
accompagnerà, fisico e testa permettendo, per tutta la vita...
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Calcio
Non c'è passione nei ragazzi italiani che può competere con la
passione per il calcio, e pur dividendola con altri sport che amo, fin
da piccolo il correre insieme dietro ad una palla che rotola è stato
il mio simbolo di Liberté, Egalité, Fraternité. Per quanto
riguarda il calcio giocato, sono stato decisamente fortunato: quando
ero piccolo c'erano prati vicino a casa e non era necessario come ora
iscriversi ad una società per poter giocare. Con il Via Luino
chiunque poteva giocare, non contava essere un campione, l'importante
era la voglia di divertirsi e anche di vincere, senza escludere
nessuno a priori perché scarso o brocco. In altre sezioni del sito
racconto la storia del Via Luino Football Club e delle annuali sfide
che da oltre venti anni ci vedono scendere in campo divisi tra
juventini e resto del mondo.
In quello che generalmente si chiama tifo, e che spesso per molti è
molto più di una religione, sono da sempre dalla parte della Torino
granata, una squadra dalla storia così gloriosa e insieme tragica, in
cui presente e futuro sono sempre indissolubilmente legati al passato,
nel bene e nel male.
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Basket
Può un pesarese non aver provato almeno una volta a giocare a
pallacanestro? Il campo sul quale mi sono svezzato è stata la nostra
piazzetta, perché allora non era ancora diventata un parcheggio, e il
canestro lo innalzavamo sempre da soli con pali di fortuna, un
tabellone di legno e un ferro regolare nelle dimensioni. Ho conosciuto
i canestri veri a scuola, nella mitica palestra di Via Carducci culla
del basket pesarese, e il mio professore di ginnastica è stato il
grande campione Santo Rossi. La fortuna ha voluto farmi gustare il
decennio d'oro della pallacanestro pesarese, tante finali giocate, due
scudetti e due coppe. Ho visto la mia prima partita nel 1980, ai tempi
di Joe Pace, e sono stato abbonato della Scavo per 10 anni, vivendo
all'hangar di Via Marconi le trionfali finali scudetto e la mitica
cena al lungomare, e ho ammirato le gesta di Magnifico e Zampolini,
Kicia e Frederick, Costa e Gracis, Cook e Daye, seguendo la squadra
fino alle Final Four di Parigi e alla Coppa Italia vinta a Forlì. Ora
cerco di vedermi qualche partita all'Arena di Pesaro, mentre per il
basket giocato ad Ancona non ho né campi, né amici dilettanti con
cui fare due tiri.
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Baseball
La passione per il baseball nacque quasi per caso: alcuni colleghi di
mio padre erano appassionati del vecchio gioco, il B.C. Pesaro aveva
raggiunto la massima serie e il diamante di Via Marsiglia era proprio
dietro l'angolo... e così, insieme a molti dei ragazzi che abitavano
nel quartiere, passavamo a seguire ogni fine settimana casalingo le
gesta dei ragazzi biancorossi, ed è stato in quegli anni che ho
iniziato a conoscere la sublime arte dello score! Quando nel 1985 la
squadra guidata da Dodo Furiassi è ripartita dalla serie C, sono
stato chiamato da a seguire la squadra in casa e in trasferta come
classificatore ufficioso per quasi due anni. Continuo quando posso ad
andare a vedere qualche partita al diamante di Rimini, ma devo dire
che ho decisamente toccato la vetta nel 1996: in viaggio di nozze ho
potuto coronare il sogno di vedere una partita della Major League, i
Blue Jays di Toronto contro i Baltimore Orioles di Carl Ripken, che
avrebbe interrotto il mitico record di gare consecutive di Lou Gehrig.
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Sulle due ruote
La passione per le moto è nata negli anni di Misano Adriatico: da
piccolo mio padre mi aveva potato a vedere le prove, allora c'era il
grande Ago, e ricordo ancora come fosse oggi la tragedia di Jarno
Saarinen e Pasolini. Ricordo anche quando in quegli anni ho imparato
ad andare in bici, e la sensazione di libertà che ho subito provato:
chi abita in città di mare pianeggianti non può non amare le due
ruote, e la bici prima e il motorino poi sono stati il mezzo preferito
in quel di Pesaro per andare a scuola e al lavoro, al mare in spiaggia
o al lungomare, per raggiungere gli amici a casa loro o in qualche
campo di periferia. Ad Ancona ho dovuto passare ad una bici adatta
anche per la salita, e quando posso parto da casa per fare una
pedalata fino al Passetto o sulle strade del Rosso Conero ai dintorni
della città.
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Altro...
A livello personale, come sportivo praticante, ho invece provato tante
cose, dal football americano giocato sulla piazza di Via Luino, al
ping pong semi-casalingo, alla pallavolo a scuola diventata beach
volley al mare, al tennis, al nuoto e al karate imparati dopo essermi
trasferito ad Ancona, alla discesa con le corde e in grotta provate
con l'amico Giorgio, fino allo sci provato per la prima volta a quasi
quarant'anni per fare compagnia ai figli... beh, in tutte queste
discipline sinceramente non sono stato e non sarò mai una cima, ma in
tutta sincerità non mi sono mai tirato indietro, in particolare se
questa cosa era fatta insieme agli amici... e pur senza
impegnarmi troppo in una sola disciplina a scapito delle altre ho
cercato anche qui di fare e di provare più esperienze possibili!
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© foto Francesco Battistelli 2000
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© foto Francesco Battistelli 2004
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